Nuove Regole per il Periodo di Prova nei Contratti a Termine
Il Collegato Lavoro (Legge 13 dicembre 2024 n. 203) introduce importanti modifiche alla determinazione del periodo di prova nei contratti a termine, in vigore dal 12 gennaio 2025. Queste nuove disposizioni offrono parametri oggettivi e chiari, superando le precedenti incertezze interpretative.
Il Quadro Normativo Generale
Codice Civile
L'articolo 2096 del codice civile consente l'inserimento di un periodo di prova nel contratto, durante il quale entrambe le parti possono valutare l'adeguatezza del rapporto di lavoro e interromperlo senza vincoli.
Diritti del Lavoratore
Durante la prova, il lavoratore gode di tutti i diritti economici e normativi previsti dal contratto, inclusi ratei delle mensilità aggiuntive, TFR e ferie.
Requisiti del Patto di Prova

Formalizzazione Scritta
Il patto di prova, sebbene facoltativo, deve essere formalizzato per iscritto.

Descrizione Dettagliata
È necessaria una descrizione precisa delle mansioni assegnate al lavoratore.

Durata Massima
Il D.Lgs. n. 104/2022 ha fissato in sei mesi la durata massima per i contratti a tempo indeterminato, salvo diverse previsioni dei contratti collettivi.
Novità del Collegato Lavoro

1

Criterio Matematico
Un giorno di effettiva prestazione lavorativa come periodo di prova per ogni quindici giorni di calendario previsti dal contratto a tempo determinato.

2

Limiti per Contratti fino a 6 Mesi
Il periodo di prova non può essere inferiore a due giorni né superiore a quindici giorni.

3

Limiti per Contratti da 6 a 12 Mesi
Il periodo di prova deve essere compreso tra due e trenta giorni.
Evoluzione Normativa
1
Fino all'11 gennaio 2025
Durata proporzionale alla durata contrattuale e alle mansioni, considerando la natura dell'impiego.
2
Dal 12 gennaio 2025
Nuovo criterio matematico con limiti minimi e massimi definiti per contratti a termine.
3
Risultato
Maggiore chiarezza e parametri oggettivi per datori di lavoro e lavoratori.
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